L’impianto di Soil Washing

Settembre 9, 2021|In Progettazione|By Andrea Grilli

Il soil washing è una tecnica di bonifica del suolo contaminato che prevede il recupero della parte pregiata attraverso un processo di separazione fisica dell’inquinante.

L’attività del lavaggio avviene attraverso la scelta di diversi fluidi estraenti in base al tipo di inquinante del terreno.

Le principali fasi del soil washing

Gli impianti di soil washing prevedono diverse fasi di lavorazione, che vanno dal pretrattamento del terreno contaminato, al lavaggio ed estrazione dei contaminanti, la separazione del terreno dal liquido estraente fino a una serie di attività di post-trattamento.

Per valutare l’applicazione di questa tecnica è necessario fare delle verifiche per valutare la fattibilità in base alle caratteristiche fisiche del suolo ed alla tipologia di contaminazione.

Quando applicare il soil washing

L’impianto di soil-washing può lavare i terreni da diversi contaminanti, come benzene, toluene, idrocarburi clorurati, oli minerali, idrocarburi policiclici aromatici, diossine, cianuri e metalli pesanti.

Il dispositivo Hydro-Shocks

L’Hydro-Shocks consiste in un dispositivo di lavaggio e pulizia di materiale incoerente come sabbie, pietrisco, ghiaia o simili, provvisto di due corpi dotati di condotte d’ingresso e d’uscita, dove avviene tutto il processo in entrata della miscela del liquido e del materiale incoerente che viene separato e lavato, il tutto senza impiego di energia elettrica.

A differenza delle tradizionali tecniche applicate negli impianti di soil-washingHydro-Shocks concentra in un unico sistema quello che attualmente viene suddiviso in molteplici passaggi.

Hydro-Shocks è un brevetto di Nuovo srl.

Hydro-shocks soil washing