La gassificazione: la soluzione al problema rifiuti?
Mese: Luglio 2023
A livello globale, la produzione di rifiuti ha ormai superato i 2 miliardi di tonnellate/anno.
Per affrontare il problema annoso dei rifiuti, negli ultimi anni ai metodi di smaltimento tradizionali (per lo più discariche e incenerimento) si sono progressivamente affiancate tecniche per la valorizzazione dei rifiuti: alcune mirate al recupero della componente riutilizzabile dei rifiuti che produciamo, altre che puntano a trasformare i rifiuti (non recuperabili altrimenti) in preziosa risorsa energetica.
In quest’ultima ottica, affrontiamo più da vicino una delle soluzioni più innovative: la gassificazione.
La gassificazione può essere definita come la conversione termochimica di un combustibile solido o liquido in un gas il quale può essere utilizzato a sua volta come combustibile.
Il processo di degradazione termica avviene a temperature elevate, introducendo in una camera il rifiuto da gassificare e un agente ossidante (come aria o ossigeno); la miscela gassosa risultante costituisce il fluido che viene definito gas di sintesi (syngas).
I prodotti ottenuti dopo un processo di gassificazione sono, quindi, un combustibile gassoso, una frazione liquida (tar e oli) ed una solida (char, costituito da carbonio puro con piccole percentuali di inorganici).
Il syngas può essere bruciato direttamente, oppure convertito in combustibile sintetico o anche utilizzato per produrre metanolo o idrogeno. La composizione ed il potere calorifico del syngas proveniente dalla gassificazione varia a seconda dell’agente gassificante impiegato, della tipologia di materiale in ingresso e del tipo di tecnologia di gassificazione utilizzata.
Sotto quali aspetti la gassificazione è un processo migliore rispetto ai sistemi tradizionali di incenerimento?
Innanzitutto si riduce l’impatto ambientale generato, con particolare riferimento ai cosiddetti combustibili “difficili”, tra i quali residui di specifici processi industriali, rifiuti solidi urbani (RSU) e rifiuti assimilabili ai precedenti, per i quali la combustione diretta produce importanti emissioni in atmosfera.
Il secondo vantaggio è che, dalla combustione del gas di sintesi, si ottiene un potere calorifero di gran lunga superiore a quello sviluppato dalla combustione diretta del materiale da trattare. Ad esempio, nella produzione di energia elettrica tramite l’utilizzo del syngas da gassificazione si ha un rendimento da due a tre volte più alto di un comune inceneritore.
Riconoscendo i vantaggi di questo processo, Nuovo S.r.l. ha dedicato parte delle proprie risorse allo sviluppo di una macchina innovativa per la gassificazione, brevettata con Brevetto Industriale N° registrazione 0001425578, e continua a studiare i possibili campi applicativi del proprio brevetto.
Per saperne di più clicca su questo link: https://nuovosrl.it/site/i-molteplici-vantaggi-e-il-campo-di-utilizzo-degli-impianti-di-gassificazione/
Le piattaforme polivalenti: cosa sono?
Mese: Luglio 2023
Anche se il concetto di impianto di gestione rifiuti è immediatamente chiaro nell’immaginario collettivo, per chi si avvicina al settore ambientale da novizio il termine “piattaforma polivalente (o polifunzionale) di gestione rifiuti” potrebbe non essere altrettanto ovvio.
Una piattaforma polifunzionale per il trattamento dei rifiuti è un impianto articolato in sottosezioni indipendenti (ma spesso interconnesse) che gestiscono rifiuti di diversa natura contemporaneamente. Grazie alla loro flessibilità e alla progettazione attenta degli spazi e dei processi, le piattaforme polivalenti possono trattare in simultanea rifiuti urbani e speciali, pericolosi e non pericolosi, liquidi e solidi, in totale sicurezza e in piena efficienza.
In poche parole, sono stabilimenti che permettono di raggiungere più obiettivi ambientali all’interno di un’unica macro-struttura impiantistica.
Quali sono alcuni esempi?
Un impianto di trattamento liquidi che permette di depurare le acque reflue derivanti dalle attività umane e di effettuare contestualmente il recupero degli oli dai rifiuti liquidi speciali.
Un impianto di gestione rifiuti solidi che realizza la valorizzazione energetica del CSS-rifiuto e al contempo esegue il lavaggio dei terreni contaminati.
Un impianto nel quale viene realizzato lo stoccaggio e il trattamento di rifiuti liquidi e in contemporanea si ritira, gestisce e recupera materiale dai rifiuti speciali e urbani.
Nuovo S.r.l. si occupa di consulenza, progettazione, realizzazione, formazione del personale e gestione di un’ampia gamma di impianti di trattamento e il suo know-how le ha permesso di cimentarsi nella progettazione di piattaforme polifunzionali estremamente innovative. Puoi trovare ulteriori informazioni sulle attività della Nuovo a questo link: https://nuovosrl.it/site/notizie-approfondimenti/
Il revamping
Mese: Luglio 2023
L’ammodernamento (revamping) degli impianti di trattamento dei rifiuti può essere una leva per migliorare la reputazione ambientale dell'azienda
Inertizzazione e la nuova piattaforma polivalente nel Molise
Mese: Luglio 2023
Nuovo srl prosegue nel suo lavoro di progettazione di impianti di trattamento dei rifiuti, in particolare, nel Molise, si occuperà di tutta la filiera che dal PAUR e dalla progettazione esecutiva arriverà fino alla costruzione dell’impianto che avrà come cuore il processo di inertizzazione.
Prima di entrare con maggiore attenzione sul nuovo impianto da realizzare e sulle sue specificità, è bene ricordare le caratteristiche principali della inertizzazione per meglio comprendere la articolazione del progetto molisano.
Cos’è l’inertizzazione?
Si tratta di un processo chimico o chimico-fisico che fa in modo che il rifiuto non ceda, quindi non liberi le sostanze inquinanti nell’ambiente.
In particolare i processi di cui si parla in questo caso sono definiti di stabilizzazione e solidificazione :
- Solidificazione significa indurire i rifiuti così da renderli più solidi o nel caso siano liquidi cambiarne lo stato fisico;
- Stabilizzazione significa rendere stabile dal punto di vista chimico i rifiuti, verificando mediante test di lisciviazione che non si deteriorino e non rilascino inquinanti sotto l’effetto di agenti meteorici.
Inertizzazione, quando si applica?
L’ inertizzazione si applica in particolare ai rifiuti contenenti inquinanti, di solito inorganici, che possono provenire da alcuni settori produttivi, per esempio lavorazione dei metalli, trattamento superficiale dei metalli (fanghi da trattamento di acque di lavaggio da cromatura, nichelatura, ramatura), centrali termoelettriche e impianti di termo-utilizzazione rifiuti (ceneri di combustione; scorie da trattamento fumi), trattamenti chimici, industria ceramica, fotografica, tessile ( residui da sedimentazione primaria, fanghi da impianti di depurazione), oltre al dragaggio dei fanghi e la bonifica dei terreni.
La piattaforma polivalente da costruire
L’impianto di trattamento rifiuti del comune molisano è una piattaforma polivalente, orientata anche al trattamento di rifiuti di varia natura.
L’impianto di inertizzazione sarà integrato nel sistema produttivo esistente per il trattamento di rifiuti solidi o semi-solidi, pericolosi e non, al fine di renderli idonei allo smaltimento finale in discarica e avrà una capacità di trattamento di 10 ton/h.