impianti di gassificazione

I molteplici vantaggi e il campo di utilizzo degli impianti di gassificazione

Mese: Febbraio 2023

Febbraio 28, 2023|In Progettazione|By Vittoria D'Incecco

Sebbene da anni si discuta nel settore del trattamento rifiuti sui vantaggi che apporterebbe l’implementazione di impianti di gassificazione nelle piattaforme esistenti o nei processi comunemente realizzati, sono ancora pochi al momento i progetti innovativi che contemplano realmente tale ipotesi e che dimostrino in maniera chiara la fattibilità di tali interventi.
Nel corso dell’anno 2022, la Nuovo S.r.l. si è concentrata proprio sullo studio delle soluzioni “mancanti”, o per meglio dire, delle soluzioni che difficilmente si osa portare avanti se non da un punto di vista vagamente descrittivo.
L’azienda ha svolto attività di ricerca e di sviluppo sulle diverse applicazioni del processo di gassificazione all’interno di realtà di trattamento già consolidate e che trasformino processi di trattamento standard, come il compostaggio, l’essiccazione dei fanghi, la rottamazione di veicoli, in processi innovativi che producano energia pulita, immediatamente utilizzabile per il sostentamento delle attività impiantistiche.
Per fare questo, la Nuovo S.r.l. ha alternato fasi di ricerca, selezione e raccolta delle informazioni disponibili, a fasi di studio e progettazione delle tecnologie impiantistiche necessarie.
Unendo le conoscenze acquisite in fase di ricerca alla tecnologia del gassificatore brevettato, la Nuovo ha elaborato le seguenti soluzioni progettuali:
1. L’inserimento del gassificatore in un impianto di compostaggio per la valorizzazione energetica dei sovvalli derivanti dal pre-trattamento dei rifiuti organici in ingresso. In tale soluzione, l’impianto di gassificazione deve essere accompagnato da un impianto di produzione CSS che separa dal sovvallo i materiali non gassificabili o nocivi per la qualità dell’aria. Questa soluzione è pensata per intervenire direttamente su strutture di compostaggio esistenti con l’obiettivo di ridurre la quantità e i costi legati allo smaltimento del sovvallo e produrre al contempo energia elettrica e termica utile al sostentamento di una piattaforma tipicamente energivora. L’obiettivo della ricerca e del progetto è quello di valutare:

  • La riduzione percentuale dei rifiuti inviati a smaltimento in esterno,
  • La quantità di energia ricavabile,
  • L’impatto ambientale generale.

2. L’utilizzo della tecnologia brevettata in un impianto che esegue la rottamazione di autoveicoli, finalizzata al recupero di materiali. In questo caso il gassificatore è pensato per la valorizzazione energetica del car-fluff, un materiale costituito da residui non metallici derivanti dalla frantumazione degli autoveicoli che al momento trova difficilmente altra collocazione se non la discarica o l’incenerimento a causa della sua composizione eterogenea. Per questo il suo recupero rappresenta al momento una vera e propria sfida.
La gassificazione permetterebbe di ridurre drasticamente le emissioni derivanti dalla combustione del car-fluff rispetto al normale incenerimento, trasformando un rifiuto complicato da gestire in risorsa preziosa. Anche in questa fase, l’obiettivo è quello di valutare:

  • La riduzione percentuale dei rifiuti inviati a smaltimento in esterno,
  • La quantità di energia ricavabile,
  • L’impatto ambientale.

3. L’applicazione del gassificatore ad un impianto di essiccamento fanghi. L’essiccamento dei fanghi è di solito un’attività fondamentale da eseguire per rendere i fanghi idonei allo smaltimento finale. In termini di destinazione, il 25% dei fanghi è smaltito in discarica, mentre la quota prevalente è avviata al recupero/riutilizzo. La gassificazione del fango, invece, rappresenta un’alternativa più che valida in questo settore perché permette non solo di produrre energia elettrica dal fango e di ridurre ulteriormente i volumi da conferire altrove, ma anche di fornire direttamente l’energia termica necessaria all’essiccamento attraverso il recupero del calore dai fumi di gassificazione. Questo genera un sistema autonomo, in cui ogni parte dell’impianto è legata da un rapporto di interdipendenza con l’altra. In questo caso, l’obiettivo del progetto è verificare:

  • La fattibilità di un sistema completamente autosostentato da un punto di vista termico,
  • L’impatto ambientale.

4. L’installazione di un gassificatore per la valorizzazione del compost fuori specifica all’interno di una piattaforma di compostaggio. Al contrario del primo caso di studio, in quest’ultima fase si è valutata la possibilità di integrare un gassificatore per trasformare un prodotto non conforme alla commercializzazione generato dalla piattaforma stessa, in risorsa energetica, compensando in questo modo la perdita dovuta alla mancata vendita. Durante lo studio è stata valutato:

  • L’energia prodotta dalla gassificazione del compost,
  • L’impatto ambientale.

 

Gassificazione


Hydro-Shocks e Soil washing

Hydro-Shocks e Soil washing

Mese: Febbraio 2023

Febbraio 21, 2023|In Progettazione|By Vittoria D'Incecco

Nuovo srl ha recentemente registrato un brevetto per migliorare il processo di soil washing. Il brevetto, denominato Hydro-Shocks, è stato sviluppato da Claudio Di Giacomo con il team di Nuovo srl.

Abbiamo già approfondito alcune tematiche relative al soil washing, spiegandone sia il processo, sia i progetti che Nuovo srl ha realizzato. Proprio dall’esperienza di anni di progettazione di impianti di trattamento rifiuti, Claudio Di Giacomo e il suo team hanno lavorato per sviluppare un nuovo trattamento di soil washing che potesse superare e risolvere diverse problematiche che nel tempo sono state considerate critiche.

Differenze con le tradizionali tecniche di soil washing?

A differenza delle tradizionali tecniche applicate negli impianti di soil-washing, il brevetto Hydro-Shocks concentra in un unico sistema quello che attualmente viene effettuato con un doppio passaggio, consentendo la progettazione di un impianto di soil washing più efficace.

Quali benefici dell’Hydro-Shocks?

Hydro-Shocks introduce diversi benefici rispetto ad un normale impianto di soil-washing, tra i quali possiamo trovare:

  • Annullare e sostituire gli idrocicloni esistenti ed eliminare completamente le celle di attrizione;
  • Ridurre sensibilmente i costi tecnici-gestionali in termini energetici oltre che di usura della macchina;
  • Snellire il sistema di pulizia e lavaggio evitando ad esempio incrostazioni di sabbia rispetto a tecnologie più datate.

Inoltre le macchine per il processo di soil washing possono essere realizzate in diverse dimensioni e con scanalature in diverse forme, consentendo la progettazione di impianti di trattamento di diverso tipo.

Soil washing e progettazione degli impianti

Il brevetto per il soil-washing rinforza il ruolo di Nuovo srl come impresa innovativa focalizzata nel fornire metodi e servizi per la progettazione degli impianti di soil washing. L’attività di consulenza si basa su metodologie proprietarie, come la M.A.P. (Mappatura Analitica preventiva), che consente di fornire servizi economicamente sostenibili a clienti orientati al raggiungimento degli obiettivi, attraverso l’analisi dettagliata degli investimenti da realizzare e dei ricavi che ne conseguiranno.

Infine Nuovo srl è una impresa iscritta nel registro delle PMI innovative, questo consente alle aziende che investono in ricerca e sviluppo attraverso i servizi di consulenza, progettazione, costruzione ed avviamento di impianti da parte della Nuovo srl di usufruire di importanti sgravi fiscali.

soil washing


Sicilia

Sicilia, un modello per la progettazione di impianti di trattamento rifiuti

Mese: Febbraio 2023

Febbraio 15, 2023|In Progettazione|By Vittoria D'Incecco

Quando si parla di emergenza dei rifiuti in Italia, la Sicilia è una delle regioni tra le più complesse, sia per l’eccessivo ricorso alle discariche, che sono quasi sature, sia per le quantità ingenti di rifiuti inviati all’estero. Problematiche che sono in parte dovute alla carenza di impianti di trattamento rifiuti idonei.

Per noi della Nuovo srl, specialmente negli ultimi anni, la Sicilia ha assunto un ruolo fondamentale ed è al primo posto tra le regioni in cui operiamo. In questo momento stiamo progettando e realizzando l’ ampliamento dello stabilimento di SEAP e un nuovo impianto di trattamento rifiuti liquidi. Il primo prevede un trattamento di acque reflue da 850 mc/giorno mentre il secondo è da 700 mc/giorno.

Oltre alla progettazione e alla realizzazione di questi due nuovi impianti di trattamento rifiuti, forniamo la nostra consulenza e affiancamento alla gestione per un’altra piattaforma già attiva di trattamento rifiuti liquidi, per la quale abbiamo effettuato anche un piccolo revamping, oltre al supporto nella gestione delle pratiche burocratiche per il rinnovo dell’Aia.

Ma la vera innovazione riguarda la consulenza e la progettazione che abbiamo dedicato a ben dieci iter autorizzativi per diverse tipologie d’impianti di gassificazione con conseguente valorizzazione energetica dei rifiuti, di biometano, di inertizzazione dei fanghi, stoccaggio e recuperi.

Il P.A.U.R in Sicilia

Quando tutte le autorizzazioni dei P.A.U.R. in essere saranno deliberate dalla Regione, la Sicilia entrerà nella storia per essere la prima in Italia ad aderire in maniera importante alla conversione energetica dei rifiuti.

La Nuovo srl, già nel 2020, ha ottenuto insieme ad uno dei suoi clienti più rappresentativi il premio “PIMBY GREEN 2020” assegnato da Fise Assoambiente, l’associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali, nonché bonifiche. Il premio è stato assegnato alla Nuovo srl grazie a un progetto innovativo che prevede il totale recupero delle acque reflue per l’utilizzo industriale.

Questa breve sintesi attività relative alle autorizzazioni, progettazioni e realizzazioni di impianti di trattamento rifiuti in Sicilia, sono un segnale di come le aziende e gli imprenditori locali stiano investendo per rendere la regione conforme ai principi di economia circolare e creare dei modelli sostenibili a livello ambientale generando nuovi posti di lavoro ed una nuova cultura ambientale. Tutto questo affidandosi alla Nuovo srl

Problemi di natura ambientale sono presenti in Sicilia (come testimoniano i numeri forniti da Ispra Ambiente consultabili sul sito di quest’ultima – https://www.isprambiente.gov.it/it) e vanno assolutamente risolti, ma se verrà perseguita la strada intrapresa e gli enti agevoleranno la realizzazione di progetti virtuosi, nei prossimi anni la Sicilia potrebbe diventare una regione modello nell’ambito dell’economia circolare.

trattamento rifiuti


car fluff

CAR FLUFF E SUO RECUPERO ENERGETICO

Mese: Febbraio 2023

Febbraio 9, 2023|In Progettazione|By Vittoria D'Incecco

Con le  recenti decisioni dell’Europa in materia di motori a combustione, si pone il problema del trattamento del car fluff.

Lo scorso 7 giugno, l’Europarlamento ha approvato lo stop delle auto a combustione interna, vale a dire tutte quelle vetture alimentate a diesel, benzina, GPL e ibride a partire dal 2035. Questa notizia rappresenta una svolta epocale dal punto di vista della lotta all’inquinamento, dato che le automobili risultato essere responsabili del 27-29% delle emissioni globali di gas serra (fonte: Bloomberg NEF, dato basato sull’Europa e gli Stati Uniti). Sul fronte ambientale, l’elettrico vince a mani basse, infatti secondo alcuni studi gli impatti in termini di emissioni CO2 sono tre volte inferiori rispetto alle vetture a diesel e benzina.

car fluff

Con questa transizione inevitabilmente sorgerà un problema, cosa ne sarà di tutte queste auto? In Italia ci sono circa 40 milioni di auto e ogni anno vengono rottamate dal milione al milione e mezzo di vetture, con questa svolta elettrica che sta prendendo piede e inevitabilmente la farà da padrona per i prossimi 10-15 anni ci saranno milioni di auto da demolire. Considerando che circa il 95% delle componenti che formano un’automobile sono recuperabili o riciclabili (metalli, vetro, batterie e componenti elettriche), tra queste è presente anche il car fluff, ossia la parte che si ottiene dopo la frantumazione ed è composta principalmente da pezzi di plastica e da tappezzeria. Attualmente la maggior parte di questo “scarto” finisce in discarica, ed è un vero peccato se pensiamo che il fluff è stato ammesso alla produzione di CSS combustibile (DM 14 febbraio 2013, N.22 circolare 27 marzo 2018).

car fluff

Avendo un importante potere calorifico, il fluff è ottimo per il recupero energetico, e il fatto che la stragrande maggioranza di questa risorsa finisca in discarica o presso impianti di termovalorizzazione o cementifici esteri, rappresenta uno spreco enorme di risorsa. La via ideale come detto rimane la valorizzazione energetica presso impianti di trattamento termico così da trasformare i rifiuti in risorsa ed attuare un processo di economia circolare che preveda la produzione di energia elettrica e di calore. Il problema è che in Italia attualmente c’è una forte carenza impiantistica e di conseguenza nei prossimi anni andranno progettati e realizzati impianti ad hoc per non trovarci sommersi da questi rifiuti. Noi come azienda ci siamo già muovendo in questa direzione avendo avviando un iter autorizzativo per conto di un cliente per la progettazione e la realizzazione di un impianto di gassificazione per la valorizzazione energetica del car fluff. Solo perseguendo questa strada si riuscirà a gestire una situazione che altrimenti potrebbe diventare estremamente complicata visto il numero di auto che dovranno essere rottamate nei prossimi anni.

car fluff


MAP

Progettare un impianto di trattamento rifiuti

Mese: Febbraio 2023

Febbraio 7, 2023|In Progettazione|By Vittoria D'Incecco

LE IMPRESE CHE PREVEDONO IL FUTURO DECIDONO IL DESTINO DELL’AMBIENTE

 

Come garantire prestazioni superiori agli impianti moderni con un sistema che anticipa il futuro.

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inertizzazione

Progettazione e realizzazione di un impianto di inertizzazione

Mese: Febbraio 2023

Febbraio 2, 2023|In Uncategorized|By Vittoria D'Incecco

L’inertizzazione dei rifiuti è un processo per rendere inerti i rifiuti.

L’obiettivo è diminuire la pericolosità dei rifiuti, rendendoli quindi idonei a diversi tipi di trattamento: smaltimento in discarica per rifiuti non pericolosi, oppure recupero.

Il termine è stato spesso utilizzato impropriamente, identificando con il termine rifiuti inertizzati proprio quelli che avrebbero dovuto subire questo tipo di procedimento. In realtà è meglio parlare di rifiuti solidificati o stabilizzati, permettendo così di sottolineare meglio il risultato ottenuto dal processo di inertizzazione.

Infatti solidificare o stabilizzare  sono due dei tre possibili processi con cui possono essere resi inerti i rifiuti.

inertizzazione

Progettare un impianto di inertizzazione

Nuovo srl, come società di progettazione di impianti di trattamento rifiuti, può operare anche nel campo della inertizzazione.

La recente certificazione ISO 9001 sottolinea la qualità dei processi di progettazione e gestione dell’intera filiera di costruzione e creazione di un impianto, anche con processi di inertizzazione.

Il progetto, quindi, viene consegnato chiavi in mano al cliente, dalla progettazione e gestione dei processi autorizzativi, fino al collaudo e messa in produzione.

inertizzazione
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Quando si applica?

L’inertizzazione si applica in particolare ai rifiuti contenenti inquinanti, di solito inorganici, che possono provenire da alcuni settori produttivi, per esempio lavorazione dei metalli,  trattamento superficiale dei metalli (fanghi da trattamento di acque di lavaggio da cromatura, nichelatura, ramatura), centrali termoelettriche e impianti di termo-utilizzazione rifiuti (ceneri di combustione, scorie da trattamento fumi), trattamenti chimici, industria ceramica, fotografica, tessile ( residui da sedimentazione primaria, fanghi da impianti di depurazione), oltre al dragaggio dei fanghi e la bonifica dei terreni.

Come si può vedere il ventaglio di ipotesi di sostanze inquinanti che possono essere presenti nei rifiuti inerti sono innumerevoli, queste necessitano di specifiche competenze tecniche per gestire i vari processi di intervento come la solidificazione e/o la stabilizzazione, insieme allo studio di soluzioni nuove e personalizzate che permettano di trattare il rifiuto in modo appropriato e nel rispetto totale dell’ambiente circostante.

La Nuovo, da oltre 20 anni, progetta e realizza impianti innovativi in grado di affrontare le NUOVE sfide del mercato, come gli impianti di inertizzazione.