ISO 9001

ISO 9001 e la progettazione di impianti di trattamento rifiuti

Mese: Dicembre 2022

Dicembre 20, 2022|In Progettazione|By Vittoria D'Incecco

ISO 9001 e la progettazione di impianti di trattamento rifiuti.

La ISO 9001 è uno standard definito dall’ International Organization for Standardization per definire regole standard che consentano di ottenere processi di qualità. La titolazione della ISO è “Sistemi di gestione per la qualità – Requisiti”.

ISO 9001 e progettazione di impianti di trattamento rifiuti

ISO 9001 e i requisiti

La ISO 9001:2015 indica quali sono i requisiti per cui un’azienda opera con qualità, cioè secondo un processo di lavoro che sia di alto profilo:

  • dimostrare la capacità di fornire costantemente prodotti e servizi che soddisfino i requisiti legali e normativi applicabili del cliente
  • migliorare la soddisfazione del cliente attraverso l’efficace applicazione del sistema, compresi i processi per il miglioramento e la garanzia della conformità

Uno degli elementi più importanti della ISO 9001 è l’estrema elasticità del modello per adattarsi alle caratteristiche della azienda o organizzazione che voglia acquisire la certificazione.

Lo schema si basa in dieci capitoli suddivisi in:

  1. Scopo e campo di applicazione
  2. Riferimenti normativi
  3. Termini e definizioni
  4. Contesto dell’organizzazione
  5. Leadership
  6. Pianificazione
  7. Supporto
  8. Attività operative
  9. Valutazione delle prestazioni
  10. Miglioramento

Ma cosa vuol dire l’implementazione della normativa ISO 9001 nella progettazione di impianti di depurazione e trattamento di rifiuti?

Dalle Leggi al prodotto finale

Come abbiamo visto in diversi articoli la progettazione degli impianti di depurazione delle acque industriali o del trattamento dei rifiuti, richiede diverse fasi che spesso sono soggette a modifiche normative, a volte semplificatorie, che portano alla costruzione dell’impianto.

La ISO 9001 non impone una vera e propria metodologia, ma richiede che l’azienda che progetta e costruisce l’impianto si doti di procedure e processi in grado di garantire un output finale di qualità.

Per esempio, la corretta gestione della VIA, oggi attraverso il P.A.U.R., rientra nella definizione di requisiti legali e normativi del cliente, il quale deve seguire un iter amministrativo per ottenere l’autorizzazione a realizzare l’impianto.

Non mancherà una fase di valutazione e analisi, anche rispetto al territorio e all’impatto che l’impianto possa avere. In questo caso, per esempio, il fatto che l’azienda si doti di una metodologia propria rafforza l’elemento di qualità.

Nuovo srl con la M.A.P. propone un processo di analisi che consente di sviluppare progetti di alta qualità, inseriti nel contesto ambientale e sociale del territorio.

Inevitabilmente, condurre un progetto dalla fase iniziale di analisi e autorizzazioni fino alla realizzazione di un impianto chiavi in mano, è imprescindibilmente un elemento di qualità.


P.A.U.R.

Come semplificare il rilascio del tuo P.A.U.R.: l’articolo 26 bis.

Mese: Dicembre 2022

Dicembre 16, 2022|In Progettazione|By Vittoria D'Incecco

L’art. 26 bis D.lgs. 3 aprile 2006 N. 152 “Fase preliminare al Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale” è stato introdotto nel luglio del 2021 per accelerare il successivo rilascio del P.A.U.R., in quanto permette di ottenere un parere preliminare sulla realizzazione dell’impianto con costi moderati grazie alla semplificazione dei documenti da presentare.

L’Istanza con il progetto tecnico/ambientale preliminare viene presentata nella Regione di competenza attraverso il caricamento sul portale preposto ed entro cinque giorni dall’inserimento, se la documentazione presentata è corretta, viene data la Procedibilità.

Contestualmente alla comunicazione di Procedibilità da parte della Regione, viene indetta una Conferenza di Servizio in modalità asincrona dove sono invitati a partecipare tutti gli Enti nominati competenti che, da quel momento, hanno 15 giorni di tempo per chiedere eventuali integrazioni e/o chiarimenti sulla parte documentale, alla quale il proponente è tenuto a dare immediato riscontro su sollecito della Regione.

Passati questi quindici giorni, gli Enti possono depositare invece il loro parere e/o le loro osservazioni.

Se entro il termine di novanta giorni dalla comunicazione di Procedibilità da parte della Regione, gli Enti nominati non esprimono il loro parere, vale il silenzio/assenso che si estende anche alla successiva fase di P.A.U.R.

Passati i novanta giorni, si ritiene conclusa la Conferenza di Servizio in modalità asincrona e la Regione ha cinque giorni di tempo per trasmettere al proponente le determinazioni acquisite e i pareri ricevuti.

La peculiarità di questo procedimento, Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale, sta nel fatto che, a questo punto, le amministrazioni e gli enti che non si sono espressi non possono più porre condizioni, formulare osservazioni o evidenziare motivi ostativi alla realizzazione dell’intervento nel corso del successivo procedimento del P.A.U.R., salvo che in presenza di significativi elementi nuovi, determinatesi nel corso di tale procedimento anche a seguito delle osservazioni degli interessati, fornendo una congrua motivazione dei presupposti che determinano tale decisione in relazione alle risultanze emerse.

L’introduzione dell’art.26 bis sta diventando uno strumento importante che consente agli imprenditori interessati a realizzare impianti di trattamento rifiuti industriali di sapere in anticipo le eventuali criticità che possono presentarsi per il rilascio del P.A.U.R. in interventi così complessi. Inoltre, molti Enti coinvolti nelle Conferenze di Servizio data la regola del silenzio/assenso, non sono più tenuti a presenziare a prescindere, e questo facilita e accelera sensibilmente il successivo rilascio dell’autorizzazione, dove interverranno esclusivamente gli Enti effettivamente interessati.

Infine, l’aspetto da considerare, di fondamentale importanza, dell’art. 26 bis riguarda il rispetto perentorio dei tempi (95 giorni totali), in quanto è previsto un sistema sanzionatorio pesante anche per un solo giorno di ritardo in merito alla conclusione dell’iter.

Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale

La Nuovo, ha già presentato diversi procedimenti per l’art. 26 bis ottenendo innumerevoli vantaggi per i suoi clienti che stanno procedendo con la presentazione del P.A.U.R., Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale, consapevoli dei pareri preliminari acquisiti e delle prescrizioni ricevute che gli permetteranno di accelerare e facilitare il rilascio dell’autorizzazione definitiva.


depurazione

Progettazione impianti di depurazione

Mese: Dicembre 2022

Dicembre 9, 2022|In Progettazione|By Vittoria D'Incecco

La progettazione impianti di depurazione è l’attività preliminare per la realizzazione e costruzione degli impianti e piattaforme polivalenti per il trattamento dei rifiuti e la depurazione delle acque industriali.

Ma esistono diverse fasi, compresa quella più importante e rilevante per il committente: la realizzazione dell’impianto.

Un metodo e un approccio che consente di avere un impianto “chiavi in mano” senza cambiare progettisti, fornitori e realizzatori.

progettazione impianti di depurazione
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L’iter autorizzativo per gli impianti e piattaforme polivalenti

La prima fase è l’iter autorizzativo con la presentazione del PAUR che coinvolge molteplici Enti in sede di Conferenza dei Servizi. L’introduzione del PAUR ha semplificato notevolmente l’iter, nello stesso tempo, la semplificazione è legata soprattutto alle competenze e alle capacità dei tecnici progettisti di produrre tutti i documenti richiesti in modo da consentire alla commissione una veloce presa d’atto della domanda.

Progettazione impianti di depurazione

La progettazione integrale e coordinata è un metodo innovativo per gestire la progettazione e la successiva realizzazione degli impianti di depurazione. Si basa su un approccio che tiene contemporaneamente conto della progettazione preliminare, definitiva, esecutiva e di tutte le componenti specialistiche (edilizie, strutturali, impiantistiche ed altre) che andranno a costituire gli impianti polivalenti di trattamento dei rifiuti e delle acque industriali.

Mappatura Analitica Preventiva

Nuovo srl ha sviluppato un modello di analisi e lavoro nella fase preliminare, coerente con la progettazione integrale, che consente di sviluppare successivamente progetti di alta qualità: la Mappatura Analitica Preventiva (M.A.P.).

Questo sistema ha lo scopo di:

  • Garantire una visione cristallina dell’investimento in modo da poter definire l’indice di redditività;
  • Verificare l’idoneità del sito interessato alla realizzazione dell’impianto e fornire le valutazioni sulle problematiche riguardo l’iter autorizzativo;
  • Comprimere i tempi della realizzazione del servizio in modo da poter avviare velocemente le pratiche burocratiche.

impianti di trattamento rifiuti

Impianti di trattamento chiavi in mano

Al termine della progettazione e dell’esito positivo delle autorizzazioni, si può procedere alla costruzione e realizzazione dell’impianto di trattamento dei rifiuti e/o depurazione delle acque industriali.

Nuovo srl, di fatto, segue ogni passo necessario per avere un impianto “chiavi in mano”, semplificando la gestione della realizzazione e garantendo coerenza e qualità delle lavorazioni. L’applicazione di un metodo consolidato di analisi, progettazione e realizzazione consente di semplificare i processi di lavoro, di risparmiare sui costi energetici e di manutenzione ottenendo performance impiantistiche di trattamento dei rifiuti e delle acque industriali ad altissima redditività.