L'economia circolare
Mese: Maggio 2022
Il Parlamento Europeo ha sviluppato, oramai da diversi anni, una serie di strategie dedicate all’economia circolare.
Due le tappe fondamentali:
- Marzo 2020 la Commissione europea ha presentato, sotto il Green deal europeo il piano d’azione per una nuova economia circolare che include proposte sulla progettazione di prodotti più sostenibili, sulla riduzione dei rifiuti e sul dare più potere ai cittadini (esempio: il diritto alla riparazione).
- Febbraio 2021 il Parlamento europeo ha votato il nuovo piano d’azione per l’economia circolare, chiedendo misure aggiuntive per raggiungere un’economia a zero emissioni di carbonio, sostenibile dal punto di vista ambientale, libera dalle sostanze tossiche e completamente circolare entro il 2050, con particolare attenzione all’ecologica dei materiali e il loro riciclo.
Che cos’è l’economia circolare?
L’economia circolare è un modello di produzione e consumo costituito da più fasi:
- condivisione
- prestito
- riutilizzo
- riparazione
- ricondizionamento
- riciclo dei materiali e prodotti esistenti il più a lungo possibile.
Attraverso questo ciclo di vita dei prodotti si contribuisce a ridurre i rifiuti. Una volta che il prodotto ha terminato la sua funzione, i materiali di cui è composto vengono infatti reintrodotti nel ciclo economico generando ulteriore valore.
L’economia circolare è un grande cambiamento rispetto al tradizionale modello economico lineare, fondato invece sullo schema “estrarre, produrre, utilizzare e gettare”. Il modello economico tradizionale dipende dalla disponibilità di grandi quantità di materiali ed energia facilmente reperibili e a basso prezzo.
Perché dobbiamo adottare l’economia circolare?
È in aumento la domanda di materie prime e allo stesso tempo iniziano a scarseggiare delle materie prime e delle risorse essenziali per l’economia, a fronte di un aumento della popolazione mondiale e delle risorse necessarie.
Due leve strategiche impongono questa scelta:
- ridurre la dipendenza da nazioni non europee per l’approvvigionamento delle materie prime;
- ridurre l’impatto sul clima dall’estrazione e utilizzo delle materie prime, riducendo le emissioni di CO2.
Nuovo srl e l’economia circolare
I progetti di Nuovo Srl valorizzano il principio dell’economia circolare attraverso il recupero di risorse idriche, la produzione di energia elettrica e termica e la trasformazione dei rifiuti da oggetto o sostanza di cui disfarsi in prodotto finito da rivendere sul mercato.
Per approfondire: Economia circolare: definizione, importanza e vantaggi
Il Percolato
Mese: Maggio 2022
Cos’è il percolato?
Il percolato è un termine utilizzato nelle scienze ambientali per indicare un liquido che ha disciolto o trasportato sostanze dannose nell’ambiente.
È usato in contesti di progettazione di discariche di rifiuti.
La composizione chimica del percolato dipende dalla tipologia dei rifiuti presenti in discarica che può variare ed essere molto differente in funzione di parametri come il tipo di rifiuto che l’ha prodotta e l’anzianità della discarica.
Si valutano le caratteristiche medie del percolato tramite alcuni indicatori come il pH, il BOD Biochemical Oxygen Demand (domanda biochima di ossigeno) e il COD Chemical Oxygen Demand (domanda chimica di ossigeno), parametri che indicano la concentrazione di sostanza organica e il contenuto di metalli. Il rapporto COD/BOD identifica la biodegradabilità di un refluo.

Come trattare il percolato?
Il percolato o percolato di discarica viene solitamente trasportato in impianti di depurazione dedicati al trattamento del percolato. In Italia, l’attività di trattamento delle acque reflue è gestita in impianti specifici, progettati per garantire il processo di depurazione in modo efficace, cercando di ridurre eventuali danni dovuti a una cattiva procedura.
Il percolato è spesso sottovaluto, non considerando che riguarda direttamente un bene prezioso per la vita delle nostre comunità: l’acqua.
Il trattamento del percolato è spesso condizionato da impianti non ben progettati o non progettati per la sua lavorazione e per una mancanza di programmazione sul territorio nazionale. Si sottovaluta, per esempio, la cattiva gestione del percolato che molto spesso viene trattato in modo inadeguato in impianti dove la mancanza di una gestione corretta può causare gravi danni all’ambiente.
Nuovo srl
Gli impianti progettati da Nuovo srl consentono di gestire il percolato e trattare i rifiuti liquidi in modo da proteggere l’ambiente e garantire un processo di trattamento rifiuti idoneo a sostenere una economia circolare.
Approfondimenti:
Il rifiuto risponde – Percolato.
L’impianto Seap Depurazione Acque
INDIPENDENZA ENERGETICA: sogno o realtà?
Da rifiuto a energia:
tre motivi per investire sui gassificatori
“Caos” è l’origine etimologica della parola “gas”, la scienza ci racconta che fu dal gas e dalla polvere che si formarono la Terra, il Sole e tutti i Pianeti del nostro sistema, ed oggi, ci troviamo a soffrire proprio della mancanza di gas a causa della guerra scoppiata nel cuore dell’Europa e di una mancata politica mirata alla sostenibilità energetica nel nostro Paese.
In questo momento, in Italia, il prezzo netto dell’energia elettrica per l’industria a gennaio è stato il secondo più alto d’Europa: 225 euro per MW/h, poco più basso di quello spagnolo (243 €/MWh) e non lontano da quello francese (211 €/MWh), ma ben il 34% superiore ai prezzi di quello tedesco (fonte ISPI).
Questi dati forniscono una panoramica abbastanza chiara di quelle che sono le problematiche legate alla questione energetica nel comparto industriale europeo che ha costretto molte aziende a fermare la produzione o addirittura a chiudere per via dei prezzi insostenibili della bolletta energetica.
Per superare le conseguenze di questa profonda crisi energetica, una delle strade più virtuose è quella di utilizzare i rifiuti come fonte di energia elettrica e termica, per far diventare i nostri “scarti”, come i combustibili solidi secondari (più comunemente denominati CSS), le biomasse e il compost fuori specifica, importanti risorse, perfette per alimentare gli impianti di gassificazione.
Il tema della gassificazione, fino a poco tempo fa, ha rappresentato un vero e proprio tabù in quanto le istituzioni hanno sempre fatto “muro”, spesso e volentieri per questioni di natura politica e ideologica come la sindrome NIMTO, raccogliendo consensi di comuni cittadini che sposano la filosofia del NIMBY (Not in My Back Yard), proteste che stigmatizzano ogni opera realizzata nel proprio territorio di appartenenza e che di fatto bloccano a prescindere ogni forma di progresso tecnologico-industriale.
Nello stesso tempo, ora che il problema energetico è diventato così impellente, siamo arrivati ad un punto di non ritorno, infatti la demagogia politica sta lasciando spazio ad azioni concrete come il “processo di gassificazione”, inserendolo addirittura nel nuovo piano PNRR per lo sviluppo e la crescita del Paese, nell’interesse di tutta la collettività.
Gli impianti di gassificazione apportano tre principali benefici:
- Possibilità di produrre contemporaneamente energia elettrica e termica così da rendere la propria attività energeticamente sostenibile e autosufficiente, con l’opportunità di immettere in rete il surplus di energia prodotta, in modo che il sistema sia economicamente virtuoso abbattendo costi energetici ingenti e generando ricavi.
- Abbattimento dei costi per lo smaltimento in discarica con la facoltà di ridurre notevolmente l’impatto sull’ambiente. Tanto è che la Comunità Europea ha già stabilito che, entro il 2035, l’utilizzo delle discariche dovrà essere al di sotto della soglia del 10% a livello nazionale, motivo in più per cui i gassificatori rappresentano un’ottima alternativa per andare ad attuare il processo di economia circolare.
- Se ogni Regione usufruisse dei propri gassificatori si mitigherebbe il problema generato dai trasporti dei rifiuti che hanno un impatto ambientale in merito alle emissioni in atmosfera decisamente superiore rispetto alla realizzazione degli impianti di gassificazione, in quanto i sistemi di abbattimento fumi hanno raggiunto, al giorno d’oggi, la massima efficienza.
La Nuovo è una società che progetta e realizza impianti di gassificazione, tra le sue referenze vanta un impianto già realizzato oltre a diverse autorizzazioni depositate nelle Regioni di riferimento in attesa di essere evase dagli Organi Competenti.
Nel 2019 è diventata una PMI innovativa, titolo che permette ai suoi clienti di accedere a agevolazioni fiscali, inoltre, è detentrice di un brevetto denominato “Gassificatore per la conversione energetica di materiale organico, dotato di un sistema di movimentazione e miscelazione del materiale” ottenuto nel 2016. Queste le peculiarità dell’innovazione:
- La macchina dà la possibilità di caricare diversi tipi di materiale senza apportare modifiche al reattore, ma solo intervenendo sulle regolazioni di processo.
- Il sistema di movimentazione, oltre a favorire il flusso del materiale in ingresso, evita la formazione di ponti e di conseguenza l’impaccamento del materiale.
- La macchina può essere dimensionata in base alle esigenze specifiche.
Se vuoi saperne di più sui gassificatori puoi contattarci telefonicamente ai numeri 0859218154 - 338/8960449 o visitare il sito www.nuovosrl.it e compilare il modulo di richiesta informazioni.