Hi-Tech compostaggio

La nuova frontiera dello stoccaggio

Mese: Settembre 2021

Settembre 30, 2021|In Progettazione|By Vittoria D'Incecco

Oltre gli stereotipi sulla raccolta dei reflui

La Nuovo semplifica il processo di ritirata, stoccaggio, in modo da ottimizzare la sicurezza nella gestione, facilitare la manutenzione e ridurre i costi di costruzione

Lo stoccaggio, stereotipo abituale nel sistema di raccolta dei reflui, in relazione agli impianti di compostaggio di grandi dimensioni, genera costi di costruzione, gestione e manutenzione rilevanti e ingestibili.

La nuova frontiera degli stoccaggi dei reflui semplifica il processo di ritirata in modo da revisionare tre aspetti fondamentali: la gestione, la manutenzione e la costruzione.

In sintesi viene garantita la sicurezza nella gestione, le operazioni di manutenzione sono facilitate e i costi di costruzione vengono ridotti drasticamente.

Attraverso lo “stoccaggio minimale” la Nuovo ha superato la concezione obsoleta di soluzioni che generano costi inutili nei sistemi di raccolta dei colaticci.

Stoccaggio, impianto

STOCCAGGIO MINIMALE

Un valido esempio di questo approccio è stato realizzato quest’anno per la società Rem, per la quale la Nuovo ha progettato, collaudato e messo a punto il sistema di raccolta dei reflui, stoccaggio e pompaggio per umidificazione cumuli, a servizio di un impianto di compostaggio per forsu, capace di trattare 230.000 tonnellate/anno, sito in Contrada Milisinni, Località Passo Martino, in provincia di Catania.

I benefici evidenti dello stoccaggio minimale sono: gestione e manutenzione semplificata. minimizzazione dei rischi e abbattimento dei costi del 60-70%.

Nella piattaforma impiantistica della Rem, oltre all’impianto di ritirata progettato dalla Nuovo, sono presenti aree di lavorazione realizzate grazie a tecnologie e knowhow innovativi, come le bio-celle, il bio-filtro, il sistema di aspirazione dell’aria e il deposito di compost, controllati e gestiti nell’insieme da un software di supervisione generale.

Le soluzioni adottate rendono l’impianto estremamente all’avanguardia, in quanto permettono la produzione di compost di alta qualità che viene totalmente rimpiegato in agricoltura. In particolare, l’impianto di ritirata, stoccaggio e pompaggio per umidificazione cumuli, è costituito dalle seguenti sezioni impiantistiche: impianto di raccolta reflui di processo (colaticcio), impianto di rilancio per carico serbatoi e umidificazione cumuli, serbatoi di stoccaggio.

L’impianto di raccolta reflui di processo (colaticcio) presenta un sistema ben articolato e complesso, pensato attraverso l’utilizzo di guardie idrauliche unitamente ad un sistema di aspirazione sottovuoto, che permette il convogliamento dello stesso all’interno di silos da 70 mc/cad. L’impianto di rilancio percolati per bagnatura cumuli in bio-ossidazione ha la funzione di caricare i serbatoi dall’impianto di ritirata allo stoccaggio e dall’impianto di stoccaggio alla bagnatura dei cumuli. I serbatoi di stoccaggio vengono utilizzati per lo stoccaggio del colaticcio, riutilizzato per bagnare i cumuli o smaltito verso impianti terzi

Impianto di stoccaggio

I BENEFICI EVIDENTI

La gestione e la manutenzione semplificata sono il risultato di una progettazione essenziale, in quanto tutti i reflui di processo sono stati indirizzati verso un unico sistema di stoccaggio, in un’area sicura dove le apparecchiature interessate sono state ridotte al minimo indispensabile e sono stati considerati gli spazi idonei e di facile accesso per qualsiasi intervento, garantendo un significativo risparmio di costi in fase di lavorazione.

La minimizzazione dei rischi è rappresentata dalla presenza di poche tubazioni, le quali si avvalgono di un sistema di lavorazione sottovuoto che convoglia all’interno e non all’esterno le eventuali perdite, grazie all’impianto di aspirazione. Inoltre, tutti i serbatoi di stoccaggio sono posti all’interno del bacino di contenimento, riducendo a zero il rischio di possibili sversamenti sul terreno. L’abbattimento dei costi del 60/70% deriva dall’innovazione del progetto che sostituisce le 32 pompe del sistema obsoleto necessarie per i 16 pozzetti di raccolta, con 2 compressori, 16 valvole di intercettazione e nessun altro accessorio, al posto di un numero elevatissimo di valvole e sensori.

Stoccaggio


Le pillole di Claudio, costruire l'impianto

Le pillole di Claudio: depurazione delle acque

Mese: Settembre 2021

Settembre 15, 2021|In Progettazione|By Vittoria D'Incecco

Prima Puntata

La depurazione delle acque

Nel trattamento delle acque industriali, per esempio la depurazione delle acque, la presenza di solidi sospesi risulta essere un problema per i batteri presenti nella vasca di ossidazione, perché possiedono delle sostanze tossiche che li inibiscono.

Nuovo srl per risolvere tale inconveniente ha adottato il sistema di ultrafiltrazione ceramica che trattiene i solidi sospesi e il carico di COD in ingresso al biologico, di almeno il 10% consentendo di migliorare la resa complessiva di almeno il 20%

Nel video Claudio Di Giacomo, general manager di Nuovo srl, interviene sul tema approfondendo una problematica della depurazione delle acque.


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L'impianto di Soil Washing

Mese: Settembre 2021

Settembre 9, 2021|In Progettazione|By Andrea Grilli

Il soil washing è una tecnica di bonifica del suolo contaminato che prevede il recupero della parte pregiata attraverso un processo di separazione fisica dell’inquinante.

L’attività del lavaggio avviene attraverso la scelta di diversi fluidi estraenti in base al tipo di inquinante del terreno.

Le principali fasi del soil washing

Gli impianti di soil washing prevedono diverse fasi di lavorazione, che vanno dal pretrattamento del terreno contaminato, al lavaggio ed estrazione dei contaminanti, la separazione del terreno dal liquido estraente fino a una serie di attività di post-trattamento.

Per valutare l’applicazione di questa tecnica è necessario fare delle verifiche per valutare la fattibilità in base alle caratteristiche fisiche del suolo ed alla tipologia di contaminazione.

Quando applicare il soil washing

L’impianto di soil-washing può lavare i terreni da diversi contaminanti, come benzene, toluene, idrocarburi clorurati, oli minerali, idrocarburi policiclici aromatici, diossine, cianuri e metalli pesanti.

Il dispositivo Hydro-Shocks

L’Hydro-Shocks consiste in un dispositivo di lavaggio e pulizia di materiale incoerente come sabbie, pietrisco, ghiaia o simili, provvisto di due corpi dotati di condotte d’ingresso e d’uscita, dove avviene tutto il processo in entrata della miscela del liquido e del materiale incoerente che viene separato e lavato, il tutto senza impiego di energia elettrica.

A differenza delle tradizionali tecniche applicate negli impianti di soil-washingHydro-Shocks concentra in un unico sistema quello che attualmente viene suddiviso in molteplici passaggi.

Hydro-Shocks è un brevetto di Nuovo srl.

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